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MYANMAR
Ancora poco conosciuto al turismo di massa, il Myanmar, ex Birmania, attraversato per tutta la sua estensione dal fiume Irrawaddy, che nasce in Tibet e sfocia nell’Oceano Indiano, è lo stato più vasto del Sud-Est asiatico.
Per via delle passate politiche di chiusura verso ogni influenza esterna, il paese di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace 1991, è una delle nazioni meno occidentalizzate del mondo. Piacevolissimo da visitare, è ricco di luoghi incantevoli e persone sorprendentemente cordiali.
La maggior parte del Myanmar, non ancora completamente contaminato della tecnologia occidentale, è entrato nel nuovo millennio avviandosi verso la modernizzazione.
In questo Paese sempre immutabile nei secoli, dalle mille facce e dai tanti templi, popoli e dialetti, tutto ruota attorno al Buddha e al suo culto.
Ciò offre alla macchina fotografica templi e monasteri tra i più belli di tutte le nazioni a maggioranza Buddista, caratterizzati spesso da mastodontiche cupole e grandi statue di Buddha laminate in oro. Luoghi ideale per i fotografi, che possono sbizzarrirsi nel catturare gli scorci più belli.
Il Myanmar non è solo religione, con ad esempio la spettacolare valle dei templi di Bagan, che offre migliaia di templi e stupa. Splendidi spunti fotografici sono offerti infatti dalle moltissime ricorrenze religiose e feste popolari, nonché dai pittoreschi villaggi contadini, raggiungibili coi trekking
Molti sono gli antichi mestieri che si possono osservare visitando le botteghe artigianali. Antichissime sono le arti di intarsiare il legno e di laccare gli oggetti.
I tesori naturalistici non mancano, la regione del lago Inle, solo per citare un esempio, è un ambiente paradisiaco, che offre paesaggi fiabeschi dove perdere lo sguardo sull’infinito.